Dopo un paio d’anno di lavoro, il 27 novembre presso l’aula del Consiglio Comunale di Montesarchio abbiamo presentato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile della Valle Caudina, alla presenza del Sottosegretario alle Infrastrutture Umberto del Basso De Caro e del Presidente del CNR Luigi Nicolais, oltre che del Presidente dell’Unione dei Comuni della Città Caudina Francesco Damiano.
Si tratta di un piano che risponde ad un duplice obiettivo. Da un lato contribuire alla lotta globale contro le emissioni di CO2, dall’altro sostenere il processo di riqualificazione e sviluppo della Valle. Gli interventi previsti, divisi in sei aree di intervento (Settore edilizio pubblico e privato, pubblica illuminazione, trasporti, produzione locale di energia, eco-management, ricerca & sviluppo) sono tutti ispirati a rendere il territorio, che già vanta una vocazione ambientale essendo ricompreso tra due parchi naturali (Partenio e Taburno), ancora più vivibile e attraente, per cittadini, visitatori, imprese.
Complessivamente abbiamo stimato, insieme con l’Istituto di Ricerche sulla Combustione del CNR, che ci ha accompagnato in questo studio, una possibile riduzione di circa il 25% delle emissioni di CO2, realizzabile soprattutto attraverso un deciso miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici e, in subordine, dei trasporti. Questi due settori determinano difatti circa il 90% delle emissioni nella Valle.
Se per i trasporti un contributo potrà venire dalla spontanea sostituzione graduale dei veicoli in mezzi meno impattanti, l’efficientamento del settore edilizio presuppone, secondo lo studio, l’adozione di un regolamento energetico condiviso che favorisca comportamenti più virtuosi da parte delle famiglie, affrontando anche il problema dei centri storici e dei condomini, dove è più difficile intervenire con i tradizionali mezzi di incentivazione.
Sebbene meno incisivi in termini relativi, assai interessanti sono gli interventi che legano le attività produttive locali all’efficientamento energetico. In prima linea la questione dell’utilizzo delle biomasse attraverso una gestione oculata delle biomasse (legname residuo) proveniente dai boschi e foreste circostante. Una semplice simulazione ha consentito di mettere in evidenza la fattibilità di una applicazione a sistemi di caldaie a cippato per il sistema delle scuole (o di altri edifici pubblici). Un intervento che consentirebbe di ridurre la bolletta energetica ed attivare una interessante filiera imprenditoriale. Lo stesso dicasi per l’importante filiera florovivaistica, dove l’interesse nasce dalla produzione di energia dai biogas prodotti dai reflui di produzione (cui potrebbero sommarsi i residui prodotti dalle diffuse e comuni attività di giardinaggio).
Tornano ai trasporti, un progetto di estremo interesse, per le sue implicazioni sul piano sociale e anche turistico, è la realizzazione della rete ciclabile caudina, un itinerario destinato a collegare tutti i comuni, e soprattutto, consentire l’accesso, anche attraverso un sistema di biciclette elettriche, ai tanti siti culturali e naturalistici della Valle. Di rilevanza turistica è anche la progettualità relativa al piano della luce caudina, che prevede non solo di efficientare ma anche di migliorare sensibilmente la qualità dell’illuminazione locale, da realizzarsi attraverso il contributo finanziario delle società fornitrici di energia.
Per chi fosse interessato a saperne di più, di seguito riporto le slides mostrate durante la presentazione. Il Piano è invece scaricabile dal sito web del “Patto dei Sindaci Europeo“, l’associazione attiva pressa la Commissione Europea che riunisce le municipalità che hanno avviato iniziative sul tema dell’energia sostenibile.